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martedì 3 dicembre 2013

Il caso di Antonio Della Porta. Istituzioni e povertà una lotta senza fine.


Niente rafforza l'autorità quanto il silenzio.     Charles De Gaulle
Escalation di poveri.
Antonio della Porta, un uomo termolese di 63 anni, vive da tredici anni in un container, in condizioni non consone per un uomo di quell' età con evidenti problemi di salute.
Ma facciamo un passo indietro. Il maestro, così viene definito dai suoi amici termolesi, per la sua capacità di trasformare un rottame in un' autentica opera d'arte era un ragioniere, con una bella famiglia e una grande azienda, la Mes ( che si occupava di rivendita di materiali edili ) ma di colpo si è ritrovato solo, senza famiglia, senza lavoro e privato del bene essenziale: la casa.

La burocrazia italiana ha contribuito e non poco, con le proprie lungaggini, al perdurare di tale situazione infatti il fallimento della Mes è tuttora aperto, da 21 anni. Della Porta non può avere nessun bene intestato infatti lui dichiara di essere morto nel 1992 quando è iniziato tale disastro.

Oggi vive in un container  destinato  alla rottamazione sul ciglio del tratturo . Antonio Della Porta nonostante viva in condizioni disumane mantiene intatta la propria dignità rendendo l' area vivibile prendendosi cura degli spazi verdi circostanti e  della sua abitazione
( temporanea ), se così si può definire.




A difesa dei diritti di quest'uomo nasce su facebook un evento, https://www.facebook.com/events/534759263277028/?fref=ts, organizzato e moderato da Michela Ciccone, una blogger molisana, che reca un appello alle istituzioni locali: Appello ai politici. Vogliamo un modulo abitativo per Antonio.
Il Della Porta è stato appoggiato dall' opinione pubblica tanto che nel wall dell' evento sono presenti messaggi favorevoli all' installazione, manifestazioni di stima e solidarietà ma anche messaggi che inveiscono contro le istituzioni.
Sono da venti giorni che Comune, Protezione Civile e Regione non riescono ad avere un' unità di intenti.
Il Comune vuole spedirlo in una casa di riposo ma Antonio, giustamente non vuole perchè dove ora vive ha un piccolo laboratorio artigianale e grazie a quest' ultimo riesce a sopravvivere;
non ha mai elemosinato nulla, vive del suo lavoro che consiste nel  riciclo di materiali, che per molti di noi sono beni morti, lui li riporta a nuova vita. Un pò la metafora della sua vita.
La Protezione civile , a mezzo facebook, ha risposto che sono disposti a montare tale modulo ma che necessitano di autorizzazioni . Antonio Della Porta  è in possesso di queste ultime, quella del Prefetto e della sovrintendenza che ha permesso l'installazione  del container dove lui ora vive.
L' Assessore Petraroia sempre a mezzo facebook ha affermato : "Ho ricontattato la Protezione Civile e mi hanno detto che la casetta di legno l'hanno portata tre anni fa. Hanno proposto di adeguarla e di portare una stufa per riscaldarla. Il problema è la bolletta elettrica che Antonio non potrebbe pagare. In tutti i casi col Comune di Campobasso è disponibile una soluzione abitativa provvisoria presso una residenza per anziani ma Antonio preferisce non allontanarsi dalla sua attività dei vasi e chiede un appartamento. Sul punto i volontari della Tedeschi hanno avuto primi contatti col Comune ma oggettivamente non è semplice".
Antonio Della Porta appena ha letto tale messaggio ha subito chiarito: " Sono menzogne. Non esiste nessuna casetta di legno. Mi hanno montato il container. 
E' vero che ho rinunciato alla stufa ma solo perchè erano arrivate 400,00 euro di bolletta che mi hanno pagato tra l'altro loro. Ma chi sta al freddo sono io! Chi si sveglia la mattina e trova i vestiti inumiditi sono sempre io! Chi è malato sono io! Un' altra menzogna che hanno detto è che non possiedo le autorizzazioni. Le ho fotocopiate e tramite Chiara le hanno portate alla Protezione civile. A me ha autorizzato il prefetto e la sovrintendenza. A questo punto sono loro che non vogliono montarlo. Vorrà dire che morirò in questo tugurio di ferro"
Michela Ciccone ha affermato: " Sono venuta a conoscenza della storia di Antonio per caso poichè stavo scrivendo un articolo sulla povertà per il mio blog "sBLOGgo" grazie al famoso social network. Mi ha colpito perchè nonostante la vita e le istituzioni si siano presi gioco di Lui, è una persona che non ha perso la sua dignità di uomo tanto da reinventarsi una vita e un lavoro. Le potenzialità di questo signore, tra l' altro, non devono essere messe in soffitta ma sono patrimonio dell' intera comunità molisana ed andrebbero tramandate alle generazioni future. Il Sig. Della Porta potrebbe davvero insegnare ai giovani questa nobile arte del riciclo.
Mi sono attivata per poter risolvere questa situazione vergognosa che purtroppo persiste.
Le istituzioni giocano sul fatto che Antonio non è disposto a trasferirsi in una casa di riposo dove gli sarebbe preclusa ogni attività oltre alla libertà. Per lui sarebbe come morire una seconda volta. Da 13 anni la classe politica e le persone hanno chiuso un occhio davanti al disagio di Antonio. Una vergogna per un paese civile o quantomeno che si professa tale!
Le istituzioni locali non prendono  in considerazione l'ipotesi di dare ad Antonio un alloggio popolare che gli spetterebbe di diritto visto la grave situazione economica e sociale in cui versa da molti anni in quanto il container non garantisce le più elementari norme igienico- sanitarie certificate dall' Asrem. Il Comune nell'immediato dovrebbe fornire l'alloggio senza avvalersi di nessuna graduatoria vista l'emergenza abitativa; dovrebbe assegnarglielo in via provvisoria per poi farlo in via definitiva. L'opinione pubblica vuole che ad Antonio prima di Natale  gli venga assegnato  l'alloggio popolare o portato in loco il prefabbricato in legno da tempo promessogli. Non esistono in entrambi i casi problemi di sorta per risolvere questa storia che purtroppo Antonio vive da anni.
Sono sempre convinta che ciò che affermava Italo Calvino corrisponda al vero: "Di una città non godi delle 7 o delle 77 meraviglie ma la risposta che da ad una tua domanda". 
Ad oggi purtroppo da tredici anni la regione Molise e la città di Campobasso non si sono attivati concretamente per dare una risposta al problema di Antonio. Auspichiamo vivamente che questo incubo fiinisca presto perchè noi continueremo a dar battaglia per Antonio e a lottare affinchè gli vengano riconosciuti i suoi diritti".




I politici raramente hanno preteso di inventare valori morali, ma hanno sempre giustificato e rafforzato quelli immorali.


Carl William Brown 


 

domenica 17 novembre 2013

Antonio Della Porta: storia di un disagio sociale, evitabile.

Cancelliamo la povertà
"Sappiatelo, sovrani e vassalli, eminenze e mendicanti, nessuno avrà diritto al superfluo, 
finché uno solo mancherà del necessario."
Salvador Diaz Miròn
Parlare di povertà nel 2013 dovrebbe essere qualcosa di superato  che a che fare solo con il passato invece no è  qualcosa di reale, tangibile, percepibile.
Tutti parlano di povertà pochi forse sanno cosa sia realmente. La povertà è avere fame e non avere cibo con cui sfamarsi. La povertà è avere freddo e non avere un tetto per scaldarsi. La povertà è quando vuoi studiare ma non puoi farlo. La povertà è non avere gli stessi diritti. La povertà la vedi nei volti; negli occhi delle persone. Occhi pieni di dignità.

Ma chi ha "affamato" il popolo italiano? I politici con le loro politiche sbagliate. I partigiani volevano un' Italia, unita, dove le  persone fossero  tutte uguali davanti allo stato . Per inseguire questo ideale  hanno perso la vita; hanno lottato e combattuto e nel nuovo millennio tutto è stato calpestato.

Noi di Sbloggo stiamo seguendo un caso di disagio sociale a Campobasso, capoluogo molisano. Antonio della Porta, un uomo termolese di 63 anni, vive da tredici anni in un cointainer, in condizioni non consone per uomo di quell' età con evidenti problemi di salute.
Ma facciamo un passo indietro. Il maestro, così viene definito dai suoi amici termolesi, per la sua capacità di trasformare un rottame in un' autentica opera d'arte era un ragioniere, con una bella famiglia e una grande azienda, la Mes ( che si occupava di rivendita di materiali edili ) ma di colpo si è ritrovato solo, senza famiglia, senza lavoro e privato del bene essenziale: la casa.

La burocrazia italiana ha contribuito e non poco, con le proprie lungaggini, al perdurare di tale situazione infatti il fallimento della Mes è tuttora aperto, da 21 anni. Della Porta non può avere nessun bene intestato infatti lui dichiara di essere morto nel 1992 quando è iniziato tale disastro.

Oggi vive in un cointainer  destinato  alla rottamazione sul ciglio del tratturo . Antonio Della Porta nonostante viva in condizioni disumane mantiene intatta la propria dignità rendendo l' area vivibile prendendosi cura degli spazi verdi circostanti e  della sua abitazione 
( temporanea ), se così si può definire.
Opere del maestro Antonio Della Porta


Antonio Della Porta non ha mai elemosinato nulla, vive del suo lavoro che consiste nel  riciclo di materiali, che per molti di noi sono beni morti, lui li riporta a nuova vita. Un pò la metafora della sua vita.

Noi di Sbloggo ci siamo fatti carico di questo disagio dando voce ancora una volta a chi quest'ultima è stata tolta.  Abbiamo contattato la Caritas Diocesana ed altri enti sociali che già conoscono questa drammatica situazione e che hanno aiutato , come meglio hanno potuto, il Sig.  Antonio . Questi sforzi sono vani se non c'è un' unità di intenti ovvero dare un tetto ad Antonio.


Il Comune di Campobasso per far fronte a questa emergenza ha pensato bene ad una sistemazione in una casa famiglia con l' intento di smantellare l'abitazione provvisoria. Non è possibile accettare tale richiesta in quanto questa comporta ad un' ennesima "morte" di Antonio ovvero alla rinuncia della sua libertà e del suo precario lavoro.  La zona adibita ad abitazione è situata sul ciglio del tratturo quindi non possono esserci interessi di sorta. 
L' appello che Antonio e noi di Sbloggo rivolgiamo alle autorità competenti e alla Protezione Civile della Regione Molise è quella di destinargli un prefabbricato in legno, come quelli che sono stati utilizzati per la popolazione nel post-terremoto del 2001 che dopo la ricostruzione sono state prese in carico dai vari comuni o di un alloggio popolare che gli spetterebbe di diritto visto il grave disagio in cui versa poiché si trova in una condizione di emergenza abitativa e il container non è a norma igienico sanitarie. Vogliamo che Antonio trascorra un felice e sereno Natale.


Orcio in Terracotta
Le potenzialità di questo signore, tra l' altro, non devono essere messe in soffitta ma sono patrimonio dell' intera comunità molisana ed andrebbero tramandate alle generazioni future.
Il Sig. Della Porta potrebbe davvero insegnare ai giovani questa nobile arte del riciclo.

Le modalità e le cause del fallimento sono da imputare come afferma il Della Porta nella fiducia mal riposta verso persone poco affidabili, politici e clero, che si sono approffittate del medesimo. La sua azienda è fallita ma il signor Antonio, a nostro avviso no.
Si è saputo reinventare un lavoro e nonostante le difficoltà non molla pronto ancora a dar battaglia anche nell' inchiesta black hole che lo vede coinvolto come parte offesa dove sono coinvolte nomi di spicco. Noi ci auguriamo che nell' udienza che si terrà a Bari, nei prossimi giorni, la giustizia sia tale, non dilungandosi inutilmente per arrivare alla prescrizione dei reati.

 Da 13 anni la classe politica e le persone hanno chiuso un occhio davanti al disagio di Antonio. Una vergogna per un paese civile o quantomeno che si professa tale!



...Non chiedermi cosa è la povertà perché l'hai incontrata nella mia casa.

 Guarda il tetto e conta il numero dei buchi.
Guarda i miei utensili e gli abiti che indosso.
Guarda dappertutto e scrivi cosa vedi.
Quello che vedi è la povertà. 
 Kenya, 1997
 




giovedì 7 novembre 2013

Statuine per te. Un' idea regalo davvero originale.

Si avvicina il Natale, sul web e nei negozi impazzano le offerte e le idee più strambe per catturare la nostra attenzione. Tantissimi blog propongono un ricco ed aggiornato archivio di suggerimenti e idee utili per trovare il regalo perfetto. 
Un carnet molto particolare. E' una brutta giornata? Piove a catinelle? Niente paura! C' è uno splendido ombrello sopra il quale è raffigurato un bellissimo sole splendente. Dalle dimensioni gigantesche può essere utilizzato, oltre che per ripararsi dalla pioggia, anche come parasole.
Se invece siete stanchi e avete voglia di un massaggio rilassante ma non potete permettervelo ecco che arriva per voi il materassino che ti riscalda e ti massaggia.
Ho trovato più di mille articoli con idee suddivise per tema, per occasione, regali uomo e donna  e molto altro.

Noi di  Sbloggo oggi vogliamo farvi conoscere Erica e Mattia due giovani imprenditori di Campobasso, nel Molise, rispettivamente di 27 e 31 anni che realizzano Statuine personalizzate. Non voglio svelarvi di più seguite la nostra intervista.


Ciao Erica puoi farci una breve descrizione di te e/o del tuo team. 

Ciao! Io,Erika e mio fratello Mattia lavoriamo insieme...Siamo di Campobasso e abbiamo rispettivamente 27 e 31 anni.

Idea regalo. Statuine personalizzate
Prima di parlare del prodotto che realizzate vogliamo conoscervi meglio. Tre pregi e tre difetti dei proprietari di "Statuine per te".
Tre pregi di Erika: buona, altruista, gentile Tre difetti di Erika: insicura, testarda, orgogliosa
Tre pregi di Mattia: intraprendente, sicuro di sè, gentile Tre difetti di Mattia: testardo, orgoglioso, modesto.
Presentateci il vostro prodotto...
Noi realizziamo statuine per qualsiasi ricorrenza, matrimoni, lauree o per regali originali. La particolarità è che li realizziamo uguale all'originale...

Spiegateci le varie fasi della lavorazione di una statuina ?


Dunque noi mandiamo l'ordine circa 45/60 giorni prima dalla conferma di tale ordine...io mando la foto del cliente (più che altro il viso) e il tipo di statuina che ha scelto...poi loro ti inviano le foto delle varie realizzazioni affinchè il prodotto prima di essere terminato venga realizzato nel modo più simile possibile alla richiesta del cliente.
Mi spiego meglio se vuoi regalare al tuo amico appena laureato una statuina con il suo volto dovresti mandarci una sua foto e noi in base a quest'ultima la realizziamo. 

Quanto tempo ci vuole per realizzarle?
  
Noi mandiamo l'ordine circa 45/60 giorni prima dalla conferma di tale ordine...

Il costo? 

Il costo varia in base al tipo di statuina che si sceglie e anche ad eventuali aggiunte.

La richiesta più strana e quella più romantica che avete ricevuto?

Siamo nati da poco...ancora non abbiamo ricevuto richieste particolarmente strane ma siamo pronti a tutto !!!

Si avvicinano le festività natalizie un suggerimento per un regalo?
Sicuramente un bel Babbo Natale con un sacco e tanti doni e il viso del vostro amico/parente. Realizziamo statuine con il viso di chi volete (che sia il vostro personale, di un amico o parente) per ogni occasione...matrimonio, laurea, compleanni o semplicemente per regalare qualcosa di originale e divertente.
Cosa avete fatto per farvi conoscere?
Ci siamo fatti pubblicità attaccando locandine e volantini per la città e nei dintorni e creandoci un profilo Facebook...oggi con i social network è più facile!!!
Un' idea regalo molto originale. Un vostro commento sulla crisi e sui giovani. Un consiglio per superare questo momento critico.

Bisogna inventarsi di tutto!!!!
Ricordiamo i vostri contatti per raggiungervi...
Per ogni informazione contattateci tramite e-mail miastatuina@gmail.com 
oppure cercateci su facebook all' indirizzo https://www.facebook.com/statuine.perte o digitando statuine per te.... VI ASPETTIAMO TUTTI!!!


In una parola "Statuine per Te" cos' è? 
Originalità...non il solito regalo!!!

Statuine per Te




Se non sapete a che santo votarvi per i vostri regali questa idea è davvero una manna dal cielo. Un dono simpatico, originale e spiritoso .





sabato 8 giugno 2013

Anche quest'anno la tradizione dei Misteri di Campobasso si è rinnovata.

I misteri di Campobasso
Sono stati tantissimi i turisti che, in occasione della settimana dedicata al "Corpus Domini", hanno assistito alla tradizionale sfilata degli ingegni del Di Zinno. I Misteri di Campobasso hanno sfilato per le vie principali della città. 
L'evento è stato seguito da migliaia di persone,  provienienti da tutta Italia.

Tredici Misteri raffiguranti Sant'Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, Sant'Antonio Abate, L'Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, l'Assunta, San Michele, San Nicola ed il Santissimo Cuore di Gesù  che sono portati a spalla, e sono  costituiti da una barella di legno nella quale è inserita una struttura in ferro che si sviluppa in verticale e porta alle estremità delle imbracature, in ognuna di esse viene posto un figurante (bambino).
I portatori delle macchine, da 16 a 20 unità, prendono posto sotto le sbarre sistemate alle basi dei Misteri, i quali procedono con la stessa andatura e lo stesso ritmo per dare vita al Mistero
grazie anche al ritmo del Mosè di Rossini scandito dalle bande musicali.

Il Vescovo della diocesi di Campobasso-Bojano, Mons. Giancarlo Bregantini, ha proceduto alla benedizione degli ingegni sottolineando la valenza anche spirituale dei Misteri: "...accanto al folklore di questa sfilata, però deve esserci la spiritualità che fa si che esso non diventi povero", è quanto affermato da sua eccellenza.

Una manifestazione considerata unica nel suo genere e che fa parte della storia della regione Molise, che lega il passato al futuro.
Essi non sono patrimonio della città di Campobasso ma danno lustro all'intera regione.
Un evento che se strutturato in maniera efficace ha un impatto mediatico nonchè è un ottimo strumento per la promozione turistica dell'intero territorio.