martedì 28 maggio 2013

Ci credi o no. Il singolo che anticipa l'album d'esordio di Luca Mancino.






Luca Mancino
"Ci credi o no”, è il singolo che anticipa l'album d'esordio di Luca Mancino, giovane cantautore e musicista molisano . Ritornello solare e temperamento rock condito da una possente e perfetta sezione ritmica con un intreccio di chitarre british che in alcuni passaggi ci ricordano vagamente quelle degli Stones. Il finale è una sorta di omaggio agli Who, con un crescendo di potenti chitarre. Un pezzo coinvolgente che contiene tutte le caratteristiche del miglior pop italiano. 
 
Noi di Sbloggo vogliamo conoscerlo meglio come artista ma anche come Uomo e così siamo riusciti a strappargli un'intervista per voi.


Prima di parlare del singolo e dell'album in uscita vogliamo conoscerti meglio.
Tre pregi e tre difetti di Luca Mancino.


I miei pregi : carismatico, solare, empatico. Tra i difetti: pignolo e mille altri...


Come nasce la tua passione per la musica? 


Un giorno ero in classe e tanti dei miei amici suonavano la chitarra...così ci provi anche te…poi mi sono appassionato ai classici degli anni '70 insomma in maniera molto semplice e libera...


La tua grande passione per la musica viene trasportata anche negli studi, infatti ti laurei in "Economia aziendale" discutendo una tesi sperimentale sull' industria discografica.
Partecipi anche al master di Organizzazione di Eventi Musicali organizzato da Luciano Vanni Editore con stage e tirocinio tenuti all'interno del Terni in Jazz Fest e non per ultimo uno stage di giornalismo musicale…


In realtà come è capitato che la musica sia entrata in maniera libera nella mia vita...così sempre molto liberamente si è insediata anche nelle mie esperienze scolastiche... come quella di essere stato abbastanza sfrontato di affrontare un argomento atipico nelle sedi di laurea...ciò nonostante ho continuato ad arricchire subito dopo la laurea la mia esperienza anche praticamente grazie al corso all'interno del Jazz in Fest 2006.Questo ha rappresentato solo un 'inizio. Un vero e proprio conoscere, toccare con mano...


 
Hai parlato di formazione e di musica. Cosa pensa la tua famiglia di questa tua scelta?


Non lo faccio per professione ma solo per passione.
Non tutti lo sanno ma i musicisti (indipendenti) muoiono di fame quindi sarebbe un’ utopia pensarla come una professione. La passione è un'altra cosa...
Hai fame di fare quella roba. Se sei appassionato per una cosa  la coltivi senza troppi fini o etichettature...quindi non mi definirei un cantante ma forse, anche se è prematuro dirlo, un cantautore...


Mi spiego meglio. Appoggiano questa tua passione?


Come fa un genitore a non appoggiare una passione di un figlio...certo è sana...è energetica...anche se ha delle controindicazioni...ma cosa non ce l'ha?


Sei una persona, come si suol dire, che si è fatto  da solo. Cosa ne pensi dei ragazzi che escono fuori grazie ai talent?

Se pensassi che oggi è l'unico modo per avere delle serie opportunità nel campo artistico - musicale...(ed in realtà al 90% è così) non dovrei fare quello che sto facendo...
Mi piace pensare che sia un percorso alternativo, diverso che naturalmente chiunque ha delle doti vocali ha senso di percorrere....
Per i cantautori, a mio avviso, non è molto aperto...ciò nonostante non sono contro i talent...anzi quando ho tempo li vedo volentieri.


Parlando di opportunità. Se avessimo a disposizione una torre chi butteresti giù, ovvero ci sono persone che non hanno creduto in Luca Mancino? Oggi, all' uscita dell album “Libera,” cosa vorresti dirgli?


Mi ritengo fortunato perchè ho avuto un team e un'entourage di persone che mi hanno sempre sostenuto e continuano a farlo...
La loro energia è importante ma quella che ci metti te è la benzina più potente...quindi non butterei giù nessuno...neanche il mio peggior nemico...spero che anche lui un giorno possa godersela un pò di sana energia...gli cambierebbe il modo di vedere le cose, le persone, la vita.


“Ci credi o no”, è il singolo che anticipa l'album d'esordio di Luca Mancino , ritornello solare e temperamento rock condito da una possente e perfetta sezione ritmica con un intreccio di chitarre british che in alcuni passaggi ci ricordano vagamente quelle degli Stones. Il finale è una sorta di omaggio agli Who, con un crescendo di potenti chitarre...un pezzo coinvolgente che contiene tutte le caratteristiche del miglior pop italiano . Tanto coraggio nell' affrontare il pop dove ormai è già stato detto quasi tutto.


Non mi piacciono le etichette come dicevo ma ne siamo continuamente bombardati...
“Ci credi o no” credo che conservi anche una metafora dentro il suo testo; quella di scegliere cosa fare nella vita. Ti alimenta la speranza nel credere nelle scelte che si decidono di affrontare...
Mi piace questo concetto...Mi piaceva l'idea di affrontarlo in un pezzo.
Per una mia esigenza comunicativa volevo venisse fuori tutto il temperamento che la canzone esprime con il giusto sound...Penso che il coraggio non sia nell'affrontare il pop...ma se stessi...fare i conti con quello che vuoi fare...


In “Ci credi o no”  ci metti grinta, bravura e passione tanto da farci scoprire sfumature che ci indicano personalità e comunicazione. Un bel singolo che prepara la strada ad un album tutto da scoprire. Un'anticipazione sull' Album Libera.


E’ un album che ha dentro una forte esigenza di comunicazione. Il sound è prettamente americano come già il singolo preannuncia...
Tutti i brani sono legati da un filo: il concetto di apertura...Ognuno a suo modo affronta anche temi importanti con parole semplici...alcuni più strettamente biografici... Per il resto mi piace l'idea che venga scoperto con i tempi giusti...

Il singolo è uscito ufficialmente nelle radio il 24 maggio (Automatic-Protosound-Cramps-Edel) mentre l'uscita del disco  è prevista a Giugno.Il nome dell’ album è “Libera”. Perché hai scelto questo nome?

“Libera” è di natura femminile. Questo mi piace molto...
Dipende da come lo\la intendi...Lascia spazio all'interpretazione...Gioca sul fatto che e ha per iniziale la lettera L...
Porta il titolo al brano che parla tanto del sottoscritto...Il disco tra l’ altro parla come dicevo del concetto di apertura, di libertà...e probabilmente anche per questo abbiamo creduto che fosse quello giusto....


Oggi si parla tanto di libertà. Per te cos’è la libertà?


Un concetto molto importante...E’ molto difficile da definire. In realtà noi tutti nasciamo liberi ma è il mondo che ci circonda che con i suoi pregi e i suoi difetti  pian piano ci priva della stessa; facendo però finta di regalartela attraverso degli stereotipi che non fanno altro che sopprimerla..

Tu sei Libero?

Oggi più di ieri...grazie ad un lavoro spirituale ed energetico molto personale.




Luca Mancino a breve presenterà il disco in giro per l' Italia. Le date sono in fase di programmazione ma intanto il suo singolo “Ci credi o no” è in rotazione radiofonica, sul canale Youtube (http://www.youtube.com/watch?v=HxIaoaf2bj8), Twitter e presto anche su Itunes . In soli quattro  giorni dall' uscita è stato visualizzato oltre 1000 volte fra Youtube, Dailymotion e altri portali.



Se volete seguire  Luca Mancino nel suo  tour potete farlo attraverso i seguenti contatti:


https://www.facebook.com/luca.mancino.58
https://www.facebook.com/LucaMancinoOfficialPage


lunedì 20 maggio 2013

Tiziano Marano. Il più giovane dei programmatori della Apple

Tiziano Marano
Il colosso fondato da Steve Jobs,  ha fatto fortuna sulla rete  grazie a centinaia di programmatori che ogni giorno mettono la loro esperienza e la loro creatività al servizio dell'industria di Cupertino. Uno degli sviluppatori più giovani di applicazioni per dispositivi Apple vive in Molise: Tiziano Marano.

Un ragazzo di 14 anni che ha le idee chiare circa il suo futuro.Sogna  di rivoluzionare l'Italia. E' stato considerato il genio della Apple ma noi di Sbloggo abbiamo voluto intervistarlo per farvelo conoscere a 360°.


Di Tiziano Marano è stato detto tanto in veste di programmatore della Apple. Noi vogliamo conoscerti meglio anche come ragazzo. Conoscere un pò il tuo mondo. Entrare nella tua cameretta. Spulciare tra i tuoi pensieri.


Tre pregi e tre difetti di Tiziano Marano...

Un pregio è che sono un tipo deciso e sono determinato a raggiungere i miei obiettivi.
Un altro pregio è che non mollo mai. Provo, butto il sangue pur di raggiungere uno scopo.
Un altro pregio è quello di non voler seguire la corrente, di distinguermi dagli altri per qualche motivo.Un'anti conformista.
Un difetto è che a volte sono troppo testardo. A volte questo mi gioca a sfavore.
Un altro difetto è che a volte tendo a sottovalutare ciò che realizzo.

Sei una persona con le idee chiare. Quanti anni hai?

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Parlaci un pò di te. Delle tue passioni.

Sono una persona che ama il divertimento, mi piace vivere la vita e sfruttare al massimo tutto ciò che mi offre. Mi piace sentirmi uno "spirito libero", al quale non interessa ciò che dice la gente.
Le passioni sono: la tecnologia in generale, i motori. Mi piace anche cucinare e una passione che coltivo da poco è quella della politica...


Sei una persona con le idee chiare nonostante l'età. Collabori con la Apple dal 2011 e hai già all'attivo nove applicazioni realizzate, in italiano e inglese. Tra il 2011 e il 2012 ne ha vendute circa 2.000 con clienti soprattutto in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Qual'è stata la tua prima applicazione? Come nasce questa collaborazione?

La prima applicazione l'ho realizzata a 10 anni nel 2010 e si chiama iBrushYou, ovviamente questa e tutte le app realizzate in quel periodo hanno i limiti di app realizzate da un ragazzino di 10 anni.
La collaborazione con Apple nasce nel 2011 quando ad un convegno per sviluppatori a Roma, ho incontrato Jhon Geleynse il quale mi diede dei consigli su come migliorare le mie app. In quel giorno mi disse più volte "you're a smart guy" - "sei un ragazzo intelligente".Mi diede il suo biglietto da visita con la sua mail, e da quel giorno nacque la collaborazione..


La più venduta però è "Paper pro hd", che trasforma i dispositivi della Apple in un block notes. C'è anche "I blackboard", che riproduce una lavagna per bambini. L'ultima applicazione è uscita a Natale e offriva la possibilità di scaricare musiche, canzoni e fiabe. Come è nata la tua passione per internet e per le nuove tecnologie?

L' applicazione di Natale è quella di cui vado più fiero...
La passione per le nuove tecnologie nasce quando ero molto piccolo, circa 3 o 4 anni, quando andavo su internet a giocare sui siti dei cartoni animati. Crescendo pensavo a quanti passi avanti avesse fatto il progresso tecnologico e da quel punto è nata la mia passione.
Sempre per la mia voglia di fare qualcosa per cambiare il modo. Avevo deciso che avrei cambiato il mondo nel campo tecnologico.


Da questo momento in poi è cambiata la tua vita.

Si, perché ero consapevole di poter fare qualcosa per far si che il mio nome venisse ricordato...

Non credi che rappresenti un pò il pensiero di Steve Jobs? Lui infatti affermava che nella vita bisogna essere folli. Un pò lo sei

Si, infatti mi ritrovo nella maggior parte delle cose che lui affermava
"Siate affamati, siate folli"
"Vivete ogni giorno come se fosse l'ultimo"
"Non vivete la vita degli altri" e così via...


Altri progetti in cantiere? Puoi svelarci un'anteprima.

Penso di si, se non mi riuscirà  invece di rivoluzionare il campo tecnologico, rivoluzionerò l'Italia. Sto iniziando a programmare un' applicazione che ti permette di tenere in memoria tutti i tuoi dati personali (password, account, conti bancari ecc.).Sto iniziando anche a disegnare di nuovo l' applicazione Paper Pro HD.Nuova grafica, nuovi contenuti, tutto molto più professionale.Questo nel campo tecnologico...
In quello "politico", con un amico di Termoli, abbiamo in mente di creare un sito in cui descriviamo tutte le problematiche che giornalmente affrontiamo e, proponiamo noi una nostra possibile via per eliminarle dobbiamo ancora però trovare delle persone disposte a collaborare.


Questo intendevi con Rivoluzionerò l'Italia ovvero un impegno politico?

Esatto

Come è nata questa passione per la politica? Cosa pensi dell' attuale situazione politica?

La passione per la politica me l'ha trasmessa mio padre che è anche stato sindaco del suo paese, quando era giovane.Della situazione attuale? Penso che sia un casino. Tutto andrebbe riscritto da capo,smettendola di "rattoppare" sempre.

Parlaci un pò della tua famiglia.

Mio padre adesso è in pensione ma prima è stato sindaco di Busso (CB) e poi ha lavorato come segretario in varie scuole, ma è sempre rimasto nel campo politico
Mia mamma,invece, insegna storia e filosofia al Liceo Scientifico Romita di Campobasso
e mio fratello è appassionato di nuoto. Lo pratica a livello agonistico...Domani va a fare il test di ingresso per l'aeronautica militare


In bocca a lupo. Data la tua età cosa ne pensa la tua famiglia di questa passione trasformatasi in un lavoro.

Sono contenti e molto orgogliosi.

Hai anche un canale youtube.

Si Diunecu dove faccio lezioni di programmazione, video informativi sulle ultime news di apple, e da poco tempo parlo anche della mia vita in generale e di fatti che mi accadono quotidianamente.

Stai lavorando ad un app destinata ad aiutare i bambini acustici...

Sono stato contattato da questo papà, il quale mi ha chiesto di realizzargli un' applicazione per il figlio affetto da autismo. Quest'ultima deve permettergli di fargli capire, tramite vari pulsanti, cosa il bambino desidera o come si sente...
E' importante ciò che stai realizzando. La tecnologia al servizio dei più deboli.

E' vero. Questo è lo scopo

Quali sono i valori in cui credi? E' più importante per te guadagnare o fare quello per cui si è portati?

Per me l'importante è credere in se stessi e portare avanti i propri sogni se poi questo porta anche benefici economici ben venga

Molti dei tuoi amici pensano a giocare, a fare tanto altro. Se un giorno, non te lo auguriamo, dovesse finire questo sogno qual è l'alternativa che ti sei prefissato?

L'alternativa magari sarà fare un lavoro più "normale", ad esempio mi piacerebbe diventare cuoco

Tiziano Marano, oltre alla tecnologia, penserà come tutti i ragazzi anche all'amore. Sei innamorato?

Amare è una parola grossa . Diciamo che mi sto sentendo con una ragazza 

Del resto il fondatore di Apple diceva :"Non perdete tempo a vivere la vita di qualcun altro. Siate affamati, siate folli". Tiziano Marano non se lo è fatto ripetere due volte.









domenica 19 maggio 2013

Padre Luciano Proietti ci svela la storia dell'Eremo di Sant' Egidio e come vive la sua vita da eremita

Eremo di Sant' Egidio
Si avvicina l'estate e con essa le agognate vacanze. Non sempre queste ultime sono sinonimo di riposo anzi il più delle volte
si ritorna a casa ancora più stanchi.
Se non vogliamo stressarci e riposare e purificare la nostra mente ed il nostro corpo possiamo visitare e soggiornare nell'
Eremo di Sant' Egidio, nell'Altipiano molisano verso Colle dell'Orso - Frosolone (1050 s.l.m.).
Un paesaggio incantevole di prati e di rocce dove è possibile dissetare la nostra anima così bisognosa di pace e di serenità grazie anche all'aiuto dell' Eremita francescano Padre Luciano Proietti che abita in questo luogo.

Noi di Sbloggo siamo riusciti a strappargli un'intervista. 

Appena arrivati Padre Luciano ci ha accolto con un sorriso e ci ha messo subito
a nostro agio. Ciò che ci ha colpito è la sua gioia e la sua serenità. 
Abbiamo iniziato con una serie di domande che avevano a che fare con la storia dell'Eremo e del Santo da cui prende il nome.

Si è discusso a lungo quale sia il Patrono del paese. Alcuni sostenevano che fossero San Valeriano e San Sebastiano, i cui busti si trovano nella chiesa di Santa Maria. Ma esiste un documento che dissipa ogni dubbio: la delibera con la quale il Comune di Frosolone, il 16 Febbraio 1707, eleggeva Sant’Egidio patrono protettore del paese. Come mai questa scelta?
Ci può raccontare un pò la storia di questo Santo e come mai è stato scelto come patrono?
 
Ho realizzato degli studi ma gli elementi storici sono minimi . Lo studio è stato finalizzato a recuperare la vita monastica antica.
Sant Egidio è sepolto nella cripta del monastero  che è sito in Provenza. Il Culto si diffuse nel medioevo poichè questa località a sud della francia,
era uno dei porti più rinomati e conosciuti dopo la Terra Santa, il Gargano.


Per quale ragione questo Eremo ha preso il nome del santo stesso?

Suppongo che il culto di questo Santo sia stato portato dagli Angioini. E' stato considerato uno dei santi ausiliatori, fra i più noti del Medioevo cioè una persona pronta ad andare in aiuto alle necessità del popolo.
Padre Luciano Proietti ha infatti scoperto in questo santo un amico, un compagno che gli ha offerto l'occasione di cantare quanto ama di più: la solitudine contemplativa per la più profonda comunione con Dio e con i fratelli. Ne nasce un' appassionata testimonianza di fede e di amore espressa in prosa nell' "Elogio della vita solitaria" da egli stesso scritta, commentando l'antica leggenda latina sul santo e in vibrate elevazioni poetiche.

Ci racconti un pò la storia di quest' Eremo?

Questa chiesetta è antichissima, anche se non se ne conosce la data di edificazione; nel medioevo era una cappella con un romitorio e dipendeva dal convento di Sant’Onofrio, che sorgeva più in alto.
Era sotto la tutela degli Antoniani che curavano i malati; infatti Sant’Egidio divenne famosa per le miracolose guarigioni dei monaci. All’inizio del 1300 la cappella fu distrutta insieme al convento di Sant’Onofrio quando quella congregazione fu riconosciuta eretica dalla Chiesa di Roma. La cappella fu poi ricostruita, forse dagli eremiti e dai venditori di bestiame,
poiché a Sant’Egidio si svolgeva la fiera di fine estate. Nel 1704 grazie a Michele Vago e Antonio Zaccagnino la cappella fu abbattuta ed al suo posto fu costruita una vera e propria chiesa con romitorio e pozzo. 
Il terremoto del 1805, il cui epicentro fu proprio la montagna di Frosolone, distrusse il romitorio ed il campanile, poi ricostruiti. Da allora il piccolo complesso è caduto più volte in stato di abbandono ma è stato sempre restaurato; l’ultimo restauro risale agli anni ‘80. La Chiesa è stata ed è ancora un luogo di culto molto caro ai frosolonesi, anche perché vi si trova la statua della Vergine Incoronata che pare sia apparsa per ben due volte, nei secoli scorsi, presso la Chiesa stessa.


In questa Chiesa si trova esposto un vecchio manoscritto che elenca una serie di miracoli che il Santo avrebbe compiuto nel 700.Che lei sappia attualmente sono stati riconosciuti altri miracoli dovuti all'intercessione di Sant' Egidio?
 
Padre Luciano Proietti
Non ci sono notizie storiche ma antiche tradizioni.Non ho avuto informazioni dalla gente del luogo.
I dodici miracoli di cui parla che avrebbe compiuto nel 700,hanno risvegliato l'interesse della gente verso questo santo
e grazie a questi ultimi è stata costruito l'eremo. Dove vedete il presepe li anticamente sorgeva una piccola cappella.


Ora che abbiamo conosciuto questo Santo e la storia di quest'Eremo, vogliamo conoscere meglio Padre Luciano Proietti.

Luciano Proietti nasce nel 1944, è sacerdote francescano. Dal 1999 conduce  vita eremitica nel cuore dell'appenino molisano,
nell'Eremo di Sant' Egidio di Frosolone, in alta montagna, dove accoglie pellegrini che vogliono fare esperienza di preghiera.


Tre pregi e tre difetti di Padre Luciano Proietti.

Io cambierei la domanda, i termini.Preferirei dire i doni e le difficoltà.(Ci pensa un attimo)
Vediamo un pò...

I doni del Signore: La vocazione religiosa francescana che ho avuto fin da ragazzo che poi è sfociata in una scelta più
contemplativa, un dono nel dono o se volete una vocazione nella vocazione;

Il secondo dono: L' Approccio quotidiano con la Parola di Dio che gradualmente ti comunica il pensiero di Dio perchè la parola
di Dio ti trasforma. Non è una parola ma una persona Gesù.


Il terzo dono: L' Accoglienza. La Comunione profonda con l'Eucarestia. Quest'ultima ti da un'attenzione, una sensibilità verso i fratelli.
La solitudine con Dio ti apre al fratello in maniera più profonda.  

Le difficoltà sono solo  tre... Non saprei da dove cominciare (SORRIDE)
 
La prima difficoltà: L'Orgoglio che si nasconde nelle cose spirituali. C'è tanto da combattere.Questo difetto forse li
raccoglie un pò tutti.
 
La seconda difficoltà: La poca pazienza anche se non la manifesto troppo ad esempio verso le persone difficili
ed insistenti, verso gli operai che non vengono (SORRIDE)

La terza difficoltà: La pigrizia, invece di svegliarmi alle sei, mi sveglio più tardi.

Non dovrei mangiare i dolci (indica il dolce che noi di Sbloggo gli abbiamo portato in dono per l'ospitalità)


Quali sono le sue origini?

Io sono nativo di Bagnoli del Trigno. Mia madre si sposò un romano ed andò ad abitare a Roma quindi sono un romano
molisano.



Come è nata la sua vocazione?

Frequentando la parrocchia dei frati a Roma. Mi sono innamorato d'istinto di San Francesco, della gioia e della perfetta letizia.
Mi ha segnato fin da piccolo e mi ha fatto scoprire il Vangelo in una maniera molto bella e avvincente.Ha dato un senso pieno alla
mia vita.


Ci racconti il giorno che è arrivato in quest'eremo. Le sue emozioni.

Una gioia immensa che paragonai a quella che provò San Francesco che arrivò all'Averna. Scoprì un luogo adatto alla contemplazione. Un luogo che apriva a Dio; di fatto è stato così.

Qual'è stata la prima cosa che ha fatto?

Ho cominciato a pulire, imbiancare ( SORRIDE )

Quando è arrivato all'eremo che comunità ha trovato?

Accogliente. Ho avuto tanti aiuti. Ho trovato un clima fraterno, familiare. Mi hanno aiutato tante persone di buona volontà.

Guardandomi intorno e partecipando alle sue funzioni ho notato, forse anche sbagliando, che in quest'eremo si respira un clima familiare e soprattutto a lei va il merito di aver saputo coniugare la fede con l'arte sacra. Lei appartiene all'ordine dei monaci francescani di cui San Francesco è stato il fondatore e la sua dottrina ci ha insegnato che in tutte le cose terrene vi è l'immagine di Dio. Alle sue omelie da anche una connotazione storica. Sbaglio o è così ?


Le omelie sono frutto dell'incontro con la parola di Dio. L'attualizzazione è frutto dell'ascolto dell'uomo e di  Dio. Dell' ascolto dell' uomo che soffre e di chi vive questa realtà.Riguardo l'arte. I francescani amano la bellezza. San Francesco infatti dice: "tu sei bellezza". Può essere un percorso per arrivare a Dio. La via della bellezza può diventare un percorso di fede. In ognuno di noi c'è dell'arte. Più siamo liberi e più viene fuori.


Poi prende un giornale  e ci legge una frase di frate Alessandro, un tenore il quale afferma che nella Bibbia c'è scritto un verso che dice :"mia forza e mio canto"...da allora, continua, ho capito che la musica piace a Dio perchè Dio è musica".

Padre Luciano inserisce il cd di Frate Alessandro. Gli sorridono gli occhi e canta.

Dopo questo bellissimo momento continuiamo l'intervista.

L'esterno e l'interno dell'eremo è ben curato. Ci racconti una sua giornata tipo?

Alle 06:00 :SVEGLIA
PREGHIERA NELLA CAPPELLA PRIVATA FINO ALLE 8:00
Alle 8:00 : COLAZIONE
QUALCHE ORA DI LAVORO MANUALE GIARDINO - FACCENDE VARIE
LAVORO INTELLETTUALE FINO A MEZZOGIORNO
Alle 12:00 : PREGHIERA ORA MEDIA
PRANZO IN MANIERA FUGACE
LETTURA DEI GIORNALI
PASSEGGIATA - DICENDO UNO DUE ROSARI
UN'ORETTA ANCORA DI LAVORO
LETTURA SPIRITUALE PER PREPARARMI ALLA MESSA
ALLE 18:00 : MESSA
DOPO LA MESSA LETTURA SPIRITUALE - VESPRO
ALLE 19:30 : CENA
LETTURA SPIRITUALE
A VOLTE QUALCHE TELEFONATA
ALLE 21:30 - 22:00 : UN QUARTO D'ORA DI PREGHIERA PRIMA DI ANDARE A DORMIRE. PACE E BENE .


Appena si giunge all'eremo si respira un'aria di serenità e di pace e quindi si presta per la meditazione. Ci può spiegare
brevemente le attività che si svolgono per la comunità?

RITIRI SPIRITUALI PER CHI VIENE DA FUORI....
PER LA GENTE DEL LUOGO: MESSA TUTTI I GIORNI- CONFESSIONI - O VENGONO ANCHE PER CONSIGLI
C'E' ANCHE UN SACERDOTE CHE PORTA GRUPPI DI FAMIGLIE PER FARE CATECHESI- CONFESSARSI
INCONTRI OCCASIONALI DI CHI PASSA
INCONTRI CON I GIOVANI NELLE PARROCCHIE DELLE COMUNITA' VICINE O DIRETTAMENTE QUI..


Lei appartiene allo stesso Ordine di San Pio. Le spoglie del Santo saranno di nuovo esposte alla venerazione dei fedeli. Lei è d'accordo con questa scelta? Un suo parere personale.

E' bene che sia esposto perchè la gente vuole così e perchè era quello che avevano fatto già precedentemente.
Per la devozione popolare può essere d'aiuto, anche se le persone devono essere guidate.



Parliamo della Chiesa in generale.Cosa ne pensa della figura di Papa Francesco?


Desideravo un Papa riformatore con stile francescano già prima dell'elezione di Papa Francesco.
Quest'ultimo sta dando al papato una dimensione più evangelica. E' sceso dal piedistallo creato dalla storia e non da Cristo...
C'era bisogno di una riforma a partire dal vertice perchè Gesù ha detto chi vuol essere il primo sia l'ultimo e soprattutto che siamo tutti fratelli...
Il Papa deve essere un modello autentico. Vivere con lo stile di Gesù. Uno stile più umano meno cerebrale, meno aristocratico...
Tutto il programma del Papa lo sento nel cuore non tanto per lo stile francescano ma per il Vangelo...C'era un rigidismo protocollare che dava al Papa un aspetto più aristocratico che da discepolo di Gesù...Una falsità.
Questo Papa deve anche essere un modello per noi sacerdoti.

Cosa ne pensa di Benedetto XVI?

Ha lavorato molto per la riforma della Chiesa...Ha avuto coraggio senza guardare in faccia a nessuno...Ha denunciato i mali della nostra civiltà occidentale: il materialismo dilagante, l'autoaffermazione della persona senza accettare valori morali e spirituali... 
E' stato un grande Papa che ha preparato il terreno per il suo successore.


La crisi e i giovani. Tema attuale. Un consiglio a tutti i giovani.

Avere grandi ideali. Accettare una disciplina per la formazione e per perseguire questi ultimi.
Aprirsi al volontariato spicciolo e agli altri. C'è ad esempio un'emergenza educativa molto forte perchè c'è una carenza di figure specializzate. C'è anche una dipendenza dalla tecnologia che può portare i giovani al disimpegno e alla non responsabilità.
Il divertimento sta diventando il motivo predominante dei giovani. Il che è una falsità.


Molti dicono che i sacerdoti, la Chiesa, non stia vicino ai poveri, non li aiuti e che dovrebbe vendere i suoi beni. Lei cosa pensa a riguardo?

E'un discorso facilone...Gesù ha aiutato tutti.
Le scuole,le comunità, la cultura sono nate grazie e attraverso la Chiesa. Lo dice la storia...
C'è tutto un servizio dei parroci per i poveri nascosto che non appare che non è evidente.
Benedetto XV ad esempio vendette i tesori presenti nel Vaticano per aiutare le persone povere che erano vittime della guerra.
Sono d'accordissimo sul potere temporale che ha frenato la Chiesa. Tra l'altro il vaticano non è così grande. Può essere paragonato ad una villa. Ciò permette al Papa la piena indipendenza così da non essere succube dello stato. Sono d'accordissimo anche che la figura dela Papa debba essere evangelica, più semplice. Questo si.
Ci sono tantissimi esempi di tanto Amore donato che vengono dalla Chiesa come Madre Teresa di Calcutta.Un esempio unico. Giovanni Paolo II donò dei locali alle suore per dare assistenza agli ultimi. 

Come facciamo a capire se seguiamo realmente Gesù e come metterci alla sua sequela?

Ascoltare la sua parola e meditarla tutti i giorni. Questa parola illumina la mente e porta dei cambiamenti. Ci da un cuore nuovo.Ci comunica la gioia. Ci aiuta a combattere l'egoismo e vedere l'altro non come un ostacolo.
Deve essere un cammino di fede serio e costante, comunitario e personale. Occorre anche un' attenzione anche all'altro per nutrire la nostra fede. Mettere a frutto i talenti che Dio ci ha dato.


















mercoledì 8 maggio 2013

Due giovani studenti di architettura lanciano un'idea a dispetto della crisi.

Progetto di Andrea Farci e Samuele Pusceddu
Due giovani studenti dell' Università di Architettura di Cagliari, Samuele Pusceddu e Andrea Farci, hanno  partecipato con un loro progetto ad un concorso dal tema: "riqualificare una zona di Roma attraverso l' architettura". 


"Come idea è spuntata fuori di valorizzare l'arte e la storia di quella zona.Come farlo se non attraverso un "museo" all' aperto? E' quanto affermato da Samuele Pusceddu e Andrea Farci, rispettivamente di 25 e 22 anni.


Un' ennesima prova che i giovani hanno delle idee e tanta voglia di realizzarle. Un bellissimo progetto che mira a riqualificare uno spazio, un quartiere attraverso l'arte e l'architettura senza stravolgerlo. La sfida del futuro.


"La storia di Roma è molto nota, ma ci sono dei luoghi in cui questa potrebbe essere nascosta. E' quanto affermato dai giovanissimi cagliaritani. Per esempio nell'area di alvoro riguardante questo torneo un passante potrebbe essere completamente ignaro che in quel luogo potesse sorgere un grande porto e, che quindi la zona avesse una così grande importanza. 
Quale modo migliore allora di ricordare l'importanza di questi luoghi se non con l'arte? 
Il progetto vuole riuscire a fare ciò, attraverso delle piccole aree installate lungo una passeggiata, dove dovranno essere esposti perennemente delle gigantografie o delle poesie creati appositamente per questo scopo e che in modo artistico possano far sognare qualunque passante su come poteva presentarsi il vecchio porto, l'emporio e l'area di progetto in generale".


"Per questo il progetto prevede di non apportare grossi sconvolgimenti all'area ma di lasciarla sostanzialmente così com'è, segnalando il "passaggio nel tempo" attraverso una diversa pavimentazione, che lo rende preferenziale e, degli espositori abbastanza visibili ma che comunque non turbino il contorno già esistente.Questi espositori aventi forma di prisma rettangolare, sono di legnoo e acciaio e su ogni lato dovranno esporre un'opera artistica, esposte come se questa fosse una finestra sul passato, sia remoto, sia recente.Si formerà così una passeggiata museale, un qualcosa di diverso e curioso.Anche nella piccola piazza al posto della fontana saranno allestiti degli espositori, con il compito di raccontare la storia dei quartieri, della fontana presente ora e del ponte Sublicio.Questi avendo un tema leggermente più definito saranno evidenziati da dei piccoli pergolati che li sovrasteranno.Nello scopo di raccogliere la gente in un clima di relax e scambio di discussioni per raccontare il passato".


Pusceddu e Farci sperano che questa idea possa presto essere realtà perchè sono convinti che la riqualificazione di un' area e la promozione di un territorio possa avvenire anche tramite l' arte e l' architettura.