giovedì 13 giugno 2013

I bambini danno una lezione ai politici.

Malala, la bambina sedicenne candidata al Nobel
Dalla sedicenne pakistana Malala candidata al Nobel per la pace al piccolo Obama così i bambini hanno sorpreso il mondo. Sono bambini e non hanno nessuna paura di parlare in pubblico toccando argomenti importanti quali il cibo, l'educazione, la politica e le strategie delle multinazionali.

"Noi non siamo giocattoli... l'educazione è un nostro diritto ed è per questo che dobbiamo combattere" 
è quanto affermato dal baby Obama, Asean Johnson, nove anni, terza elementare che ha sconfitto il sindaco di Chicago che voleva chiudere la sua scuola. Il giorno dopo, quel provvedimento è stato cancellato: scuola salva.  Soprannominato così perché è nero come il Presidente ed è di Chicago come lui.

Un'altra ragazzina scozzese di nove anni, Martha Payne, grazie al suo blog è riuscita a cambiare il menù della sua scuola. Ogni giorno pubblicava le foto dei pasti striminziti e poco salutari offerti dalla mensa della sua scuola. E' stata tanta l'indignazione che i pranzi sono migliorati.

Malala invece a soli sedici anni è un eroina, simbolo della lotta delle donne islamiche per la libertà. Lei è stata quasi uccisa dai talebani perché voleva andare a scuola. è la più giovane candidata al Nobel per la pace. Il suo volto è finito sulla copertina di "TIME", nel numento dedicato alle 100 persone più influenti al mondo.

Hannah Robertson, nove anni, figlia di  un blogger che si occupa di alimentazione sana dei bambini,  ha parlato direttmente all' AD di McDonald's Don Thompson: "smettetela di prendere in giro i bambini proponendogli di mangiare cibo a tutte le ore". 
Thompson  ha replicato ricordando l'impegno a vendere sempre più frutta e verdura e si è complimentato con Hannah: "sei coraggiosa".

E' anche vero che questi baby politici possono essere utilizzati come armi di marketing .
E' difficile che un adulto possa rispondergli in malo modo e di certo non possono ignorare le loro richieste.
Certo è, che questi ragazzini sono riusciti a risolvere piccoli e grandi problemi, con l'uso della parola e utilizzando strumenti tanto demonizzati come internet dando una lezione anche a ai nostri politici.

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