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L' introduzione del catalogo di moda recita così: "Se qualcuno ha qualcosa da dire, parli ora o taccia per sempre.. Abbiamo voluto dedicare questo catalogo a noi e al nostro pensiero. A tutte quelle osservazioni, proposte, proteste che si riversano ogni giorno nelle piazze virtuali. Perchè se è vero che la casta ci vorrebbe silenzioni, è vero altrettanto che non lo siamo. Le nostre idee riempiono l'etere e danno voce al pensiero collettivo. C'è una moltitudine per niente rassegnata che non si accontenta di stare a guardare. Un mosaico di voci "contro" che va componendosi sui social media. E' a queste piazze che vogliamo dare spazio. Perchè, più di ogni altra cosa, ci hanno insegnato che è importante condividere. Soprattuto in tempi come questi, soprattutto sotto Natale".
La moda quindi grazie a questa campagna è diventata rabbia, provocazione perchè se è vero che un vestito parla di noi allora anche quest'ultima deve conoscere i nostri pensieri, la nostra inquietudine, il vestito deve esprimere il nostro pensiero e quindi Noi stessi.
Il linguaggio è ironico ma tagliente (il copywriting è di Michele Bellini, il fotografo è Carlo Fulgeri Gilbert), i toni si propongono aspri, senza sconti, da ricercata anti-politica.
La campagna, affidata allo studio Diaframma diretto da Stefano Ginestroni, è stata voluta per le festività natalizie dai titolari di “Piazza Italia”, un’azienda di Nola (gli amministratori delegati sono i fratelli Antonio e Luigi Bernardo) che dal 1993 produce ed esporta nel mondo abbigliamento per donna, uomo e bambino.
Vi riporto brevemente i numeri di questa campagna che ha avuto un costo di due milioni di euro, 14 testimonial, rigorosamente selezionati dalla strada come era accaduto nelle precedenti campagne a sfondo sociale, 3.500 maxi-cartelloni disseminati dal 15 novembre 2012 lungo i marciapiedi e sui muri delle più importanti città italiane. Decine gli spazi pubblicitari acquistati sui più importanti quotidiani per far conoscere l’iniziativa. Durata della campagna: un mese .Obiettivo (semi-smentito dall’azienda): innalzare il fatturato dagli attuali 430 milioni fino al tetto dei 500 milioni annui.
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I temi trattati sui cartelloni, infatti, sono quelli del disagio e della rabbia comunitaria. «I politici sfilano in costume, gli italiani in mutande», afferma un testimonial 40enne con la barba lunga e le mani in tasca. Un giovane con la sciarpa si gratta la testa perplesso e riflette su meriti e bisogni: «Non sono abbastanza furbo da fingermi scemo», fa sapere sornione.
In età più avanzata, invece, un cuoco-testimonial che, rassegnato, annuncia nel morbido pullover a collo alto: «Sono prossimo a non andare in pensione».
Più ermetica la frase pronunciata dalla donna con i capelli a caschetto, minigonna e bolerino: «Co co co, Co co pro e il pulcino Pio», dice senza sorridere.
Il nostro plauso va ai Fratelli Bernardo e al loro consulente marketing che oltre a proporsi di alzare il fatturato della loro azienda , come è giusto d'altronde, attraverso la moda hanno lanciato dei messaggi anti politica provocatori e taglienti, citando anche articoli della costituzione italiana e utilizzando frasi anti casta e utilizzando un'ironia semplice e non invadente. Stefano Ginestroni, il pubblicitario creativo che ha diretto la campagna, ha detto: «In Italia, esiste un mosaico di voci-contro che va componendosi sui social network: costituisce una piazza di importanza nevralgica in cui a far da collante è la voglia di condividere ansia, paure, rabbia, disagi».
E De Silvo aggiunge: «Lo scorso Natale ci inventammo una campagna all’insegna dello slogan: 'I veri miracoli li facciamo noi'. Eravamo all’inizio del governo Monti, ma non riscontrammo l’interesse che invece è esploso adesso. Forse perché ora l’Italia vive la fase in cui la fame morde di più».
Una ragazza di colore da un altro cartellone esorta scherzosa: «Basta lavoro nero». Un’altra, con l’impermeabile e una borsa piena di scartoffie, lancia il suo amaro anatema: «Con la cultura non si mangia, ma con la politica si ingrassa di brutto».
Un bellissimo catalogo che ha suscitato l'interesse di molti e che ha fatto parlare di se e ci ha invitato alla riflessione . L'obiettivo della nota azienda è stato raggiunto .
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A mio avviso una campagna pubblicitaria così , rimarrà nella storia.
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