mercoledì 10 aprile 2013

Caccia all' identità del Batman Isernino

Batman
E' scattata la caccia all' identità della persona che ha portato una ventata di allegria e di movimento nella tranquilla cittadina di Isernia. Da giorni nella cittadina molisana si aggira un uomo mascherato da Batman e come tutti i super eroi veglia sulla città.  Munito di maschera e in compagnia  del suo amico fidato Robin con tanto  di macchina fotografica hanno tappezzato Isernia di manifesti nei quali rassicura la popolazione di vigilare su Isernia con tanto di stemma dell' uomo pipistrello.


Quotidiani locali
Finora sembra esserci un unico testimone delle apparizioni. È un uomo residente nei pressi dell’auditorium, che così ha raccontato al Quotidiano del Molise: «Ero affacciato alla finestra per fumare una sigaretta. Erano le due e trenta circa. Ad un certo punto ho notato diverse luci, come fossero dei flash di una macchinetta fotografica. In effetti in strada c’era una persona vestita di nero e con una maschera sul volto che si scattava delle foto nei posti più assurdi. La cosa non mi ha condizionato più di tanto ed ho lasciato perdere. Solo ora leggendo sul giornale la notizia di questo "Batman" ho ricollegato i due eventi…».


I manifesti
Come ogni super eroe che si rispetti anche questo Batman Isernino ha la sua pagina facebook dove mette in rete foto che lo ritraggono su cassonetti dell' immondizia o  nelle varie strade della città. Ha raggiunto 5400 like in pochissimo tempo e riceve richieste d'aiuto da ogni parte d' Italia. Lui nella sua pagina ha precisato che lo fa solo per divertimento. Se lo augurano in tanti.


 

domenica 7 aprile 2013

I politici italiani ci sono o ci fanno ?

Nonostante gli italiani attraverso il voto hanno chiaramente voluto una nuova classe politica, un rinnovamento della stessa, i politici continuano a giocare sulle sorti dell' Italia e dei suoi cittadini. Continuano a dire che faranno questo o altro ma intanto i giorni passano. Berlusconi è tornato sulla scena della politica italiana affermando di voler togliere l'Imu. Grillo invece è un' incognita. Bersani , alla Camera ha la maggioranza dei seggi ma al Senato la vittoria di Berlusconi rappresenta un problema.  (Foto navecorsara)
La Coppia che ha fatto l' insano gesto

Con Monti abbiamo affrontato la crisi economica ora, invece dobbiamo affrontare la crisi politica. Nessuno sembra capire che in Italia si sta facendo la fame, che i tanti suicidi sono il segno di un disagio diffuso. "Non immaginavo un' Italia così povera", ha detto Laura Boldrini a Civitanova Marche ai funerali dei tre pensionati suicidi. Una dichiarazione che fa quasi paura. Come fa a non conoscere la situazione italiana ? Tutti i politici sembrano ingenui. Sorge una domanda: ci fanno o ci sono?. In entrambi i casi siamo alla frutta.




Come si fa a perdere tempo giocando sulla vita delle persone. Questa impasse politica andrebbe superata cercando di formare un governo e di attuare da subito riforme ad hoc a partire dal sistema elettorale. I programmi elettorali andrebbero riletti e non ci vogliono quattro saggi per capire che si può partire dalle riforme che accomunano i vari partiti, a partire dal sociale. La gente povera chiede il reddito minimo garantito per tutti. Quanti imprenditori devono ancora suicidarsi per far capire alla classe politica che servono riforme per il mondo del lavoro e per agevolare le imprese? Quanto ancora deve accadere per far capire alla politica  che le attività e le persone sono al collasso.

"Vorrei un governo che affrontasse i nodi dell'economia reale" è quanto affermato dal  presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a SkyTg24. "Ci vuole la buona politica, ma Confindustria e' apartitica e non entro in valutazioni. Segnalo solo che dobbiamo affrontare in tempi immediati i nodi dell'economia reale. Non possiamo aspettare altri mesi" ".....E poi, occorre subito un intervento importante sul costo del lavoro perche' abbiamo necessita' di essere competitivi" .

E' davvero doveroso creare un mondo giusto per tutti per dare giustizia a coloro che sono morti per mano della politica italiana che non ha tenuto in considerazione la classe più debole. "Giustizia non è dare a tutti in egual misura ma a dare a ciascuno il suo". Cari politici italiani è ora di lavorare sul serio. Eravate in ferie da una vita.




La ricostruzione dell' Aquila è una questione nazionale

Notte di preghiera all' Aquila in ricordo delle vittime e del tragico sisma del 6 Aprile del 2009. A dare inzio alle celebrazioni, la fiaccolata alla quale hanno partecipato in dodici mila.  Questa mattina è arrivato anche Pietro Grasso. Il presidente del Senato, subito dopo il minuto di silenzio davanti alla Casa dello studente dove morirono otto ragazzi, ha dichiarato : "La ricostruzione dell' Aquila è una questione nazionale. E' un impegno imprescindibile per noi". 

"Enti locali e Stato hanno dato ora continuità agli strumenti per ripartire con la ricostruzione - ha proseguito Grasso - Ora i soldi ci sono, bisogna scaglionarli con un piano organico. Sia il sindaco Cialente e il ministro Barca mi hanno rassicurato con una prospettiva di ricostruzione tra cinque e otto anni". "Ma è ovvio - conclude - che la ricostruzione dell'Aquila è una questione che riguarda tutto il Paese". 

L' Aquila
"Lo Stato non può non ricostruire questa città", ha affermato il ministro per la coesione territoriale Barca durante la fiaccolata. "Questo è l'anniversario più brutto perchè‚ si è persa la speranza ", ha detto il sindaco Massimo Cialente.

Molto toccante anche la celebrazione che si è svolta nella chiesa delle Anime Sante e la lettura dei nomi delle vittime. Unico particolare che non è passato inosservato di certo agli aquilani, l'assenza dei politici e degli amministratori. 

Il centro storico dell' Aquila è ancora segnato dalle ferite del sisma. Chi vive la quotidianità parla di un silenzio tombale, i ragazzi non hanno un posto dove incontrarsi, i cittadini  ormai hanno perso la speranza. E' difficile rimanere all' Aquila anche per coloro che non sono residenti ma che lavorano in questa città poichè non c'è nessuna casa, monolocale da affittare. 

In Italia, come del resto in questa città, i cittadini, non vogliono più politici che fanno spettacoli da baraccone. Nessuno può capire il dolore degli aquilani se non gli aquilani stessi. E' ora che lo Stato si impegni a ricostruire questa città, con i dovuti controlli, poichè le case, il centro storico, devono tornare all'antico splendore.

Il 6 aprile del 2009 la terra trema. Alle 3.32 un sisma di magnitudo 6.3 colpisce il capoluogo abruzzese e 56 comuni provocando 309 morti e circa 1600 feriti, lasciando senza casa 67mila persone. Secondo le stime occorrono altri 10 anni (e 10 miliardi di euro) per ricostruire. E in città sono tornati solo 45mila cittadini. A distanza di quattro anni la ricostruzione stenta a decollare. Qualcosa è stato fatto ma è solo un punto bianco in un universo di punti neri ed oscuri.

La ricostruzione dell' Aquila è una questione nazionale.