lunedì 24 dicembre 2012


Chiara Ruocchio, cantante emergente molisana, si racconta...

Chiara Ruocchio, diplomata al liceo socio-psico-pedagogico, da un anno si è avvicinata al canto frequentando prima una scuola di musica a Venafro, cittadina molisana nella quale risiede, e poi conoscendo il M° Claudio Luongo che ne ha scoperto il talento. La giovane Chiara ha partecipato al Molisani Song Contest, classificandosi al secondo posto; ha vinto il Festival della Canzone Italiana d’Autore di Isernia; ha partecipato ad un cd di musiche per immagini, “Fancy”, realizzato dal M° Luongo e prodotto da SMC. 
La Smc (Salvatoremignanocommunication) etichetta indipendente napoletana  la produce lanciando sul mercato discografico due singoli “L’amore vero vero” di cui è autrice del testo e “Libero di volare”, presenti su iTunes e scritte con Claudio Luongo che è autore della parte musicale.Chiara Ruocchio è una persona semplice, con grandi valori ma non voglio svelarvi di più . Sbloggo l'ha intervistata per voi.

Chiara Ruocchio

Descriviti con tre aggettivi

Solare, umile e riflessiva.

Facciamo un passo indietro da bambina cosa sognavi di fare da grande? Parlaci di te.


Sono stata sempre affascinata dal design e il mio desiderio era divenire arredatrice per interni. Ovviamente il canto mi accompagna da quando avevo cinque anni. Ho iniziato a cantare le sigle dei cartoni animati e poi Zucchero.

Vogliamo conoscerti meglio.Vivi a Venafro, in Molise. Com’ è vivere a Venafro? Parlaci della tua famiglia..

Venafro è una piccola cittadina di una piccola regione del centro-sud e quindi non offre molto ma c'è il giusto. Si vive serenamente ed è comunque una località affascinante ricca di storia e di arte. Abbiamo anche la fortuna di essere ben collegati a città più importanti come Napoli e Roma. Il mio nucleo familiare è costituito da quattro persone: oltre me, mio padre, idraulico, mia madre operaia, e mia sorella di diciotto anni, studentessa. I miei genitori sono giovanissimi non solo per quanto riguarda l'età ma anche di spirito: mi hanno insegnato il concetto dell’umiltà ed il rispetto e la comprensione verso gli altri; inoltre e mi hanno lasciato sempre abbastanza libera nelle mie scelte.

La tua età ?

Ho 23 anni.

Ti sei diplomata al liceo socio-psico-pedagogico. Come mai ti sei avvicinata da qualche anno al canto? Come nasce la tua passione per la musica?

 
Mi sono avvicinata al canto lo scorso anno, in maniera più approfondita con lezioni, perché avvertivo il bisogno di fare e dare di più. Ho capito che non era sufficiente intonare una canzoncina per essere una cantante ma era necessario perfezionare le mie capacità. La passione per la musica non si può descrivere, almeno io non ci riesco. So solo che provo una grande energia dentro quando canto o ascolto i brani di grandi interpreti.
 
Hai partecipato a vari eventi e manifestazioni come Molisani Song Contest, classificandosi al secondo posto; hai vinto il Festival della Canzone Italiana d’Autore di Isernia; hai partecipato ad un cd di musiche per immagini, “Fancy”, realizzato dal M° Luongo e prodotto da SMC ma sei stata eliminata alle selezioni del Festival di Sanremo...

E’ evidente che le mie esperienze a carattere regionale non possono essere paragonate al Festival. Ho iniziato a credere in me solo da qualche mese e in pochissimo tempo mi ritrovo tre brani su iTunes, un videoclip, un produttore ed uno staff straordinario che crede in me. Partecipare alle selezioni di Sanremo è già per me una grande fortuna. So bene che capita a pochi e quindi l’eliminazione non è stata affatto una delusione. Se sono stata eliminata vuol dire che si sono iscritti artisti più validi di me in questo momento storico. Tiferò per ognuno di loro con entusiasmo ed ovviamente mi impegnerò maggiormente per il prossimo anno.

Con un click è  una canzone che rispecchia il tuo io?  Mi spiego meglio è il genere di canzone che canteresti? Non è forse una canzone stereotipata? Radiofonica si ma che ricalca generi già visti sul panorama musicale? 

Io la canto. E’ una mia canzone; è un testo che ho scritto e quindi  mi rispecchia. Non so bene cosa si intende per stereotipata ma certamente è adatta al Festival. Il genere è quello della musica leggera ma in Italia negli ultimi trent’anni solo Battiato, Vasco Rossi, Jovanotti e Caparezza hanno inventato cose nuove. Credo che ascoltando bene il testo si possano percepire concetti forti: voi che avete rovinato l’Italia e il nostro futuro toglietevi di mezzo e lasciate spazio a noi giovani perché sappiamo il fatto nostro. Il riferimento a mio padre in realtà è una valorizzazione del concetto di famiglia che ancora nel 2012 è la base e la guida di ogni percorso.

Il testo di “L’amore vero vero” è scritto da te.Questa canzone è autobiografica? Come nasce questa canzone? 

L'AMORE VERO,VERO è un testo autobiografico. Le musiche sono del M° Luongo e il testo è mio. Sinceramente non era un testo nato per una canzone: era una lettera, mai inviata, scritta ad un ragazzo. Poi è stata adattata a canzone.

Parlando dell’amore, il tuo primo grande amore? Sei passionale, romantica, gelosa? 


Il mio primo grande amore l'ho avuto a 18 anni ma mi rendo conto che non lo si può dire ora che ne ho ventitré. Magari il vero amore è dietro la porta e arriva domani o tra dieci anni. Sono molto passionale, se intraprendo una relazione la vivo al massimo. Poi sono gelosa ma senza creare tensione: lo quanto basta, del resto sono una donna e in questo momento non sono innamorata.


Da quando stai incidendo dischi, partecipando ai vari eventi musicali, per importi nel panorama musicale, come sono cambiate le tue amicizie? Credi nell’amicizia?

Beh, prima dedicavo molto tempo alle public relations ma ora tra prove per i concerti, lezioni in accademia e lavoro ne ho davvero poco e quindi le attenzioni agli amici sono ridotte. Mi piace il fatto di conoscere, in questo ambiente, persone sempre nuove; persone che hanno qualcosa di interessante da dire; qualcosa da “rubare”. Credo nell’amicizia fino a quando non mi deluderà.
Tre pregi e tre difetti della cantante Chiara Ruocchio.


Mi impegno molto; seguo le indicazioni dei professionisti che lavorano con me e ho tanti sogni da realizzare. Tra i difetti, purtroppo, ancora non ho imparato a gestire alcune situazioni come, ad esempio, non trascorrere la serata in posti umidi il giorno prima di una registrazione; devo migliorare nella presenza scenica e ho tanti sogni da realizzare, eh eh.

Se un giorno il tuo sogno musicale svanirà quali sono i tuoi progetti futuri? Cosa sogni di fare da grande?


In questo momento credo in questo progetto e non penso al futuro.

Sei al terzo cd audio realizzato in collaborazione con la SMC … I tuoi progetti musicali futuri quali sono? Parteciperai di nuovo a Sanremo l’anno prossimo o lo escludi?


L’intento è quello di realizzare altri brani per un album completo. Per quanto riguarda Sanremo certamente ci riproverò il prossimo anno e quello dopo ancora.

La SMC come nasce questa collaborazione?


E’ stata una fortunata casualità. Sono stata “scoperta” da Claudio Luongo, musicista del quale sentivo parlare da sempre ma del quale ignoravo il curriculum, che aveva instaurato collaborazioni con il sig. Mignano è stata una logica conseguenza.

Tutti i cantanti hanno realizzato per Natale un cd con canzoni natalizie come Bublè , Mariah Carey, Irene Grandi etc etc che hanno venduto anche molto. In futuro pensi di fare questa scelta musicale? 


Non mi dispiacerebbe realizzare un album natalizio  anche perché io adoro il Natale, la sua atmosfera.

Come ti definiresti come cantante? Il tuo genere?

La definizione di me stessa come cantante la lascio a voi, agli ascoltatori. Relativamente al genere credo che non ne abbia uno specifico. Forse il mio genere è la musica che arriva alle persone.
 
Il tuo mito, idolo, cantante a cui fai riferimento?


Il mio idolo è Amy Winehouse. Mi piacciono molto anche Nina Zilli, Malika Ayane e, ovviamente, Mina.
 
Con chi ti piacerebbe duettare, collaborare?


Con Mario Biondi.

La musica per te cosa rappresenta?


Il sogno, la gioia, i sorrisi.
 
Per chiudere in una parola Chiara Ruocchio chi è?

  
E’ una ragazza di ventitre anni che lavora in un call center di un paesino di provincia e che sogna di diventare cantante.
Un' eterna sognatrice che ci crede e che si impegna sapendo, però, che sarà dura. Come canta Gianni Morandi: “uno su mille ce la fa".

mercoledì 19 dicembre 2012

Come superare le feste senza ingrassare

Natale è alle porte e se non vogliamo ritrovarci a gennaio con i canonici tre chili di troppo urgono consigli e regole per non soccombere.

Leggendo riviste e spulciando tra i siti, di consigli ne troverete a go-go  ma ci sono diversi modi per restare in linea senza diventare delle maniache ossessionate dalle calorie.

Per eliminare i cosidetti stravizi alimentari arrivano i consigli degli esperti:


  • limitare l’uso del sale e usare le spezie per insaporire le pietanze;
  • limitare i condimenti grassi;
  • preparate i soffritti con il vino bianco anziché con l’olio e il burro: il calore fa evaporare il vino che così perde il suo valore calorico ma rende saporiti aglio e cipolla;
  • prediligete le cotture al vapore, alla piastra o al forno rispetto a quelle fritte;
  • preparate dolci a base di frutta e yogurt magro oppure usate i sorbetti.
Un altro consiglio degli esperti è quello di limitare l’introito calorico e quindi:
  • mangiate panettone, pandoro e altri alimenti tipici delle feste solo durante i reali giorni di festa, e non consumateli gli altri giorni né come colazione né come merenda;
  • non dimenticate di bere acqua; moderate il consumo di vino, di superalcolici e di bevande zuccherate e gassate;
  • accompagnate i secondi piatti con abbondanti porzioni di verdura, sia cruda che cotta;
  • limitate il consumo di pane;
  • per gli antipasti prediligete sottaceti, affettati magri, funghi, verdure grigliate o in pinzimonio anziché preparazioni ricche di salse;
  • dopo il secondo evitate di servire formaggi;
  • non accompagnate i dolci natalizi con creme, cioccolate e altre farciture;
  • a fine pasto servite la frutta fresca e limitate il consumo di quella secca e candita.
Infine non dimenticate di fare un po’ di movimento, fate delle passeggiate, spostatevi, ove possibile, a piedi o in bicicletta, e fate le scale anziché usare l’ascensore.

Io ho trovato anche un articolo di Margaret Johnson, la diva dalle curve morbide che ci suggerisce 17 consigli  per stare attente a non ingrassare troppo nelle festività e nel resto dell'anno.


PRIMA DI MANGIARE

NON SEI QUELLO CHE MANGI - E' stato dimostrato da diversi studi che non si assimila subito ciò che ci mangia. Prendere una fetta in più di torta non ti renderà automaticamente grassa
NON C'E' NULLA DI MALE AD ESSERE GOLOSE -
Amare il cibo è una delle cose più naturali e belle della vita!
PERCHE' MANGI PIU' DEL NECESSARIO -
Chiediti come mai stai mangiando tanto, risali alla causa: stress, ansia?

MENTRE MANGI

PENSA CHE IL CIBO E' FAVOLOSO - Gusta il cibo a fondo, senti ogni piccolo sapore
SENTI ANCORA IL SAPORE? - Se non senti il sapore vuol dire che sei sazia e che ti stai abboffando per gola: smetti di mangiare


E' SOLO CIBO - Non cominciare a farti paranoie sul cibo: è solo cibo!
ATTENTA A COME PARTI - Ci sono delle cose che scatenano la fame compulsiva, impara quali sono le tue motivazioni per mangiare e stai allerta
CON CHI VUOI STARE? - Il cibo ti aiuta anche a scoprire con chi vuoi stare: se non hai piacere di mangiare con una persona, quella non è veramente tua amica

DOPO MANGIATO

NIENTE VERGOGNA - Non sentirti mai in colpa per quello che hai mangiato, è totalmente inutile
NON E' GRAVE - Qualsiasi cosa tu abbia mangiato non può essere così grave e c'è sempre modo di rimediare
SONO TROPPO GROSSA - Probabilmente è una tua convinzione, in ogni caso però comincia ad accettare te stessa

APPREZZATI - Non guardare solo i lati negativi del tuo corpo, guarda anche ciò che hai di bello

IL RESTO DEL TEMPO

RILASSATI - Se sei rilassata è più difficile che un attacco di fame nervosa ti colga
IL TUO CORPO E' BELLO - Vivi con spontaneità il tuo corpo, talvolta apprezza il piacere di non truccarti e di non vestirti in maniera ricercata
PERCHE' VUOI PERDERE PESO - Chiediti per quale motivo vorresti dimagrire
AFFRONTA I PROBLEMI - Se ci sono delle questioni in sospeso che ti scatenano la fame affronta quei problemi
E' DIFFICILE - Si, è proprio difficile fare tutto questo, ma ce la possiamo fare!


Benigni in tv esalta la Costituzione italiana


Roberto Benigni ha aperto "La più bella del mondo", serata della Rai dedicata alla Costituzione. Un monologo che ha riscosso grande successo di pubblico ma anche nei social network. La trasmissione ha ottenuto 12.619.000 spettatori, pari al 43,93% di share.

La prima parte del monologo è tutta incentrata su Silvio Berlusconi  «Volevo parlare di cose belle, ma questo dicembre ci sono state due notizie bruttissime, catastrofiche. Il 21 dicembre c'è la fine del mondo, ma non è la più brutta. L'altra ci ha spappolati tutti: con questa crisi, con tanti italiani che desiderano andare in pensione e non ci possono andare, c'è uno che ci potrebbe andare quando vuole e non c'è verso di mandarcelo». 

Successivamente parla dei principi fondamentali della Costituzione italiana e si emoziona quando parla dei padri costituenti  "la Costituzione ancora respira, e' come la cupola del Brunelleschi: sono cosi' belle e tuttora vivono".

Fa un riferimento anche alla bellezza dell' Unione Europea e come ognuno di Noi può affermare io c'ero. Mette in rilievo come questa unione sia avvenuta senza bisogno di guerre ma  in pace.  "In questo particolare momento storico - continua - ci stiamo tutti un po' perdendo, bisogna riscoprire chi ci ha indicato e illuminato la strada con delle regole semplici". Benigni ha avuto il grande pregio di rendere vivo quel libro della nostra storia che Noi avevamo dimenticato.


Prodotto dalla Melampo Cinematografica, lo spettacolo e' organizzato da Lucio Presta con la produzione esecutiva di Arcobaleno Tre: "Sono fiero e onorato di occuparmi della produzione esecutiva e dell'organizzazione artistica de La piu' bella del mondo di Roberto Benigni, che - afferma Presta - con TuttoDante e l'esegesi dell'Inno di Mameli entrera' di diritto nelle pagine della storia della televisione per l'alto valore istruttivo. Lavorare al fianco di Roberto e' un'esperienza indimenticabile e un privilegio". L'evento avra' la partecipazione di Stefano Vicario, che curera' la regia delle riprese in Full HD, e di Massimo Pascucci, direttore della fotografia. La scenografia, allestita con circa 100 metri cubi di legno, e' di Gaetano e Chiara Castelli, la realizzazione scenografica e' di Cinecitta' Studios, le riprese televisive della Rai Radiotelevisione Italiana, con supporto audio e luci della DB Technology. (AGI) .

lunedì 10 dicembre 2012

A New York la radio non la si ascolta soltanto, la si guarda anche.

Si chiama WNYC ed è una tra le  migliori radio d’America. 
E’ la diramazione newyorkese di NPR (National Public Radio) che trasmette quasi esclusivamente programmi culturali e d’informazione facendo giornalismo d’approfondimento, inchieste e interviste.Trasmettono anche programmi musicali ma differenti da quelli in onda su radio commerciali. 
Una radio "colta" che sceglie tutto ciò che manda in onda.

E' molto amata dai newyorkesi che si sintonizzano a qualsiasi ora del giorno e della notte. Questa emittente però deve fare i conti purtroppo anch' essa con i media tradizionali che perdono ascoltatori a favore di Internet. 
Questi ultimi non si sono persi d'animo e sono corsi ai riparo  inventando qualcosa di unico e di nuovo sul mercato. Su Varick Street, ai quartieri generali di WNYC, è sorto il Jerome L. Greene Performance Space, per brevità Greene Space.

Uno studio di registrazione che è allo stesso tempo una cabina regia e un piccolo “teatro” con ampie vetrate su strada che permettono ai passanti di guardare all’interno dello studio mentre la trasmissione va in onda dal vivo . La capienza massima è di 125 persone. Il pubblico partecipa attivamente con domande, commenti e interventi.
I biglietti a volte sono gratuiti altre volte a pagamento ma ad ogni modo  fa il "tutto esaurito".

Oltre a essere un programma che interagisce col pubblico è anche un prodotto multimediale: lo show in sala inizia con un video,  il contenuto audio funziona anche senza immagini per poter essere apprezzato da chi segue da casa. Due volte nel corso della trasmissione vanno in onda interventi esterni pre-registrati e diffusi dalla cabina di regia attraverso altoparlanti. Il tutto dura un’ora e mezza e viene fatto lo streaming su Internet nel sito di WNYC.


Greene Space è utile anche per attrarre turisti e gente di passaggio e soprattutto perchè novanta minuti nella cabina di regia danno modo di entrare realmente in contatto con veri newyorkesi che parlano, discutono e partecipano alla quotidianità della loro città.

venerdì 7 dicembre 2012

In piazza San Pietro è arrivato l'albero di Natale

In piazza San Pietro è arrivato  l'albero di Natale, un abete bianco di 24 metri, scelto tra gli alberi da abbattere nella localita' "Bosco degli Abeti Soprani". 

E' stato donato al Papa dalla comunita' molisana di Pescopennataro, in provincia di Isernia.
Il legno, come ogni anno, verrà devoluto in beneficenza ad associazioni, senza scopo di lucro,  per la lavorazione  che ne faranno giocattoli per bambini.


L'accensione dell’Albero di Natale è programmata per il pomeriggio del 14 dicembre.
Accanto all'albero sara' installato il presepe offerto dalla Basilicata che riproduce il paesaggio dei Sassi di Matera.

lunedì 3 dicembre 2012

Amori alla Sex and City

Care ragazze, è proprio così, secondo un sondaggio di due anni fa di Eliana Monti, pare che  le donne sognino un amore alla Sex and City , eletto dalle intervistate come il film ad oggi - ricalcando il modello della coppia Carrie -Mr. Big.  Al secondo posto, l’indimenticabile Dirty Dancing, mentre al terzo troviamo un grande classico: Sabrina

La domanda che mi pongo è la seguente : davvero Noi vogliamo un amore così? 
La risposta è assai deludente : Si.

Come esempi di romanticismo sono assai deludenti se voi ripercorrete con me questi film noterete che forse Dirty Dancing è il migliore in quanto a romanticismo il resto " datemi una lametta che mi taglio le vene".

In realtà noi siamo masochiste se vediamo un lume di romanticismo nella storia tra Carrie e Mr Big lo stesso discorso vale per Sabrina.

Care donne , le favole rosa magari esistono anche nella realtà  ma smettiamo di baciare i rospi e i bastardi neopatentati. E' ora di crescere  e cercare la storia della vita.
L'amore è un miscuglio di cose che definirlo sarebbe sempre improprio allora che ne dite di viverlo invece di starvene a mangiare pop corn e patatine davanti alla tv sperando che il vostro principe azzurro picchi alla vostra porta. Orsù, credete davverò a questo? Naaaaaaa, l 'amore è incontro, in quanto tale devi uscire dalla tua tana e corrergli incontro.

Eh si, care ragazze invece di fare le comparse nella vostra vita siate le protagoniste e soprattutto aprite gli occhi altrimenti non vi lamentate se la vostra favola non termina con il "vissero felici e contenti".

Susan Flannery lascia il cast di Beautiful

Susan Flannery
Stephanie, uno dei personaggi più amati ed odiati della soap Beautiful , come anticipano le puntate di The Bold and The  Beautiful , morirà per delle complicazioni legate al cancro.

Dopo 25 anni di onorata carriera nella soap opera americana l’attrice Susan Flannery lascerà il set , decisione già presa ad agosto da  Ron Moss che ha vestito, per anni,  i panni di Ridge.

In America  già è andata in onda la puntata in cui Stephanie Forrester riceve brutte notizie sulle sue condizioni di salute e quindi sullo stato del suo tumore e dove capirà che non ci sono più cure utili per curarlo. Uscirà di scena a Dicembre e vivrà, come si vedrà nelle ultime scene girate, ogni giorno come se fosse l’ultimo. Si dimostrerà, per l'ennesima volta, una donna forte, organizzando addirittura  la sua festa più importante invitando amici e conoscenti.
I fan hanno cercato, attraverso dei bigliettini e con il loro affetto, di farle cambiare idea ma non c'è stato nulla da fare: Susan Flannery ha preso la sua decisione , ovvero quella di abbandonare il set e con Lei scomparirà l' amata o odiata Stephanie come dir si voglia.









mercoledì 28 novembre 2012

Benedetto XVI approda su Twitter

Ratzinger  ha parlato da sempre dell'importanza di internet ed  invitava proprio i giovani a farsi interpeti della sfida della nuova evangelizzazione, da portare avanti anzitutto sul Web e sui nuovi media; così Lui stesso ha deciso di accogliere la sfida dei social network ed in particolare di quello tra i più popolari al momento, Twitter.

L' account di Benedetto XVI sarà presentato ufficialmente il 3 dicembre, in sala stampa vaticana dai responsabili della comunicazione della Santa sede, mons. Claudio Maria Celli, presidente del pontificio consiglio delle Comunicazioni sociali e dal sottosegretario Paul Tighe, dal direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, dal direttore dell’Osservatore romano, Gian Maria Vian, e dal media advisor Greg Burke.; precisando che l'account sarà poi attivo nei giorni seguenti.

Benedetto XVI forse non digiterà in prima persona i tweet anche perchè non ha mai avuto un rapporto idilliaco con il pc, sarà senz' altro aiutato nella gestione dell' account; ovviamente i " cinguettii" saranno visionati da Lui  prima di essere messi in rete.

Twitter oltre ad essere amato da vip e gente comune è assai gradito in tutto il mondo da cardinali e vescovi. Molto attivo e presente sul popolare social network è anche il presidente del pontificio consiglio della Cultura il cardinale Gianfranco Ravasi che  twitta versetti della Bibbia in italiano e in latino, lingua ufficiale del Vaticano che il Papa vuole rilanciare.

Non ci resta che aspettare il 3 dicembre per ascoltare il primo "cinguettio" di Ratzinger che sarà senz'altro breve e profondo infatti  nel messaggio per la 46ma Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, Benedetto XVI rilevava come «nella essenzialità di brevi messaggi, spesso non più lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi se ciascuno non trascura di coltivare la propria interiorità».



martedì 27 novembre 2012

La Fiat punta al mercato Californiano.

L'inedita versione della Fiat 500 elettrica farà il suo esordio  in California il 30 novembre al Los Angeles Auto Show mentre verrà presentata alla stampa il 28 del c.m. 

Quello che colpisce è il suo colore, infatti è verniciata in un originale colore arancio opaco; la 500e sarà proposta anche in variante Cabrio e si distinguerà dai modelli con motore termico per la grigliatura anteriore destinata al raffreddamento dell'unità elettrica e per l'assenza nella plancia di una vera e propria leva del cambio, sostituita da quattro pulsanti; è dotata di motore elettrico da 100 Cv alimentato con batterie agli ioni di litio. 

 La Casa torinese   punta al mercato statunitense e californiano poichè , in quest' ultimo , l’utilizzo di auto 100%  elettriche e ibride plug in è già tangibile.


 Marchionne, ci sembra di capire, non crede affatto  nell' elettrico  infatti la Fiat un mese fa al Salone di Parigi affermò  -  “questa è una tecnologia che il mercato americano incoraggia e finanzia in maniera sostanziosa”, ma che Fiat addirittura “perderà 14 mila dollari per ogni vettura venduta. Abbiamo dovuto comunque produrre un modello elettrico per una serie di obiettivi: primo, addestrare l'organizzazione a gestire questa tecnologia; secondo, per soddisfare obbligi imposti dallo stato della California”. 


La prima city car italiana,  interamente elettrica e che in ogni versione ha venduto molto, sbarca in California, successivamente farà capolino anche in Europa.

La 550e   nasce  in risposta alle richieste delle future normative americane che prevedono zero emissioni dal 2014. Obama  si è proposto di avere 1 milione di auto ricaricabili sulle strade entro il 2015.

Noi non possiamo che augurare alla Casa torinese di bissare e di triplicare il successo ottenuto con questa piccola city car . 

Il prezzo? E'  ancora top secret , lo scopriremo solo in fase di lancio.

lunedì 26 novembre 2012

Caro Babbo Monti



Alcuni mesi fa , forse pochissimi di voi lo sanno in tutti i Comuni d’Italia era possibile firmare per un Referendum abrogativo parziale sulla legge per le indennità parlamentari.
“In un momento di grande crisi qual è quello che stiamo vivendo  spiegò Vito Pucci, portavoce di "Unione Popolare"  i cittadini hanno saputo stringere la cinghia mentre i politici, che invece avrebbero dovuto dare l’esempio, non l’hanno voluto fare. 

In merito ai dati Istat che ho pubblicato nel precedente articolo  e che tra l'altro sono preoccupanti poichè segnalano che l'economia italiana è in una fase di stallo e la disoccupazione tra i giovani è allarmante mi sono chiesta cosa avrei potuto fare. Molto semplice ! Una letterina di Natale al Caro Babbo Monti.

Caro Babbo Monti,
io credo anzi sono sicura di parlare a nome degli italiani.
Noi vorremmo che i benefit venissero tolti subito e non tra dieci anni.
L'ufficio di presidenza di Montecitorio  votò per "ridurre" a dieci anni i benefit (auto blu, uffici, ...) agli ex presidenti della Camera dei deputati. Dieci anni a partire dal termine dell'incarico
I benefit dunque non vengon tolti  agli ex presidenti della camera immediatamente ; una legge del 2011 salva ulteriormente chi, dopo la scadenza dell'incarico, è rimasto deputato nelle ultime due legislature.

  
"La delibera prevede infatti che le attribuzioni siano valide per dieci anni a partire dalla prossima legislatura se gli ex presidenti hanno continuato ad esercitare il mandato parlamentare nella XVI legislatura (quella in corso, come Casini) o nella XV (quella scorsa, come Bertinotti e Violante). Cioè usufruiranno di altri dieci anni di benefit a partire dal 2013". (Il Fatto Quotidiano)

Ad onor del vero questi ultimi rinunciarono ai benefit.

Io vorrei che nel duemila tredici  i politici italiani andassero a lavorare con le proprie autovetture come fanno i comuni cittadini, che in ogni regione non ci siano un numero spropositato di auto blu ma semplicemente due per le uscite ufficiali.
Vorrei oltretutto che i politici italiani come nel resto d' Europa non godano di privilegi  ( Tassi superprivilegiati,   non pagano l'autostrada, viaggiano gratis su treni, traghetti e aerei, il loro "stipendio" è di  20 mila € lordi al mese , ed inoltre prendono 1300€  per trasferimenti casa - aereoporto - Montecitorio).

Bisognerebbe pensarla come Sandro Gozi, ex funzionario della Commissione Ue con Prodi  che disse   «bisognerebbe applicare in toto il regolamento del Parlamento europeo: assunzioni dei collaboratori fatte dalle Camere, rimborsi spese dietro presentazione dei giustificativi, parte dell’indennità legata alle presenze in commissione» .

Caro Babbo Monti,
io sotto l'albero di Natale vorrei questo come regalo , non perchè non mi piaccia il tuo modo di "fare politica" ma soltanto perchè  gli italiani con reddito sono in ginocchio, quelli senza sono alla frutta e voi politici non mi spiego perchè siete ancora in piedi.


Giustizia non è dare a tutti le stesse cose, Giustizia è dare ad ognuno ciò che è a lui necessario (L. Kolberg)


   

venerdì 23 novembre 2012

Il modello politico degli ultimi decenni: il pagliaccio.



I politici sono  troppo occupati a ridicolizzarsi e a insultarsi che davvero non possono occuparsi delle problematiche degli italiani e magari leggere i dati Istat. L' ordine del giorno: mai schiodarsi dalla  loro poltrona.


Questi ultimi non rivelano nulla di buono, il tasso di disoccupazione è aumentato. Il numero dei disoccupati, pari a 2.774 mila, aumenta del 2,3% rispetto ad agosto (62 mila unità). Il tasso di disoccupazione è pari al 10,8%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto ad agosto e di 2,0 punti nei dodici mesi. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 608 mila e rappresentano il 10,1% della popolazione in questa fascia d'età.

I dati più recenti confermano il rallentamento del ciclo internazionale. In Italia, l'incertezza che segna l'attuale fase ciclica e la capacità produttiva inutilizzata costituiscono un fattore di freno alle decisioni di investimento delle imprese, sulle quali pesano anche le difficoltà incontrate nell’accesso al credito bancario, soprattutto per quelle di piccola e media dimensione.

Secondo l’Istat un italiano su quattro è a rischio di povertà e  otto milioni di cittadini vivono già in una condizione di indigenza. I giovani sono un altro punto debole della catena. Sono sempre più ai margini. Alla fine dello scorso anno un dossier della Caritas e della Fondazione Zancan segnalava che in soli cinque anni, tra il 2005 e il 2010, il numero di giovani che si rivolgono ai Centri di ascolto per i poveri è aumentato del  59,6%. Tra di loro il 76,1% (era il 70% nel 2005) non studia né lavora. (tg24)

“Ventotto milioni di persone vivono la crisi”, ha dichiarato il ministro per lo sviluppo Corrado Passera.  L’Istat afferma che, l’Italia torna indietro di decenni quanto a redditi e risparmi. Ma la spesa sociale a sostegno di disoccupati e famiglie a rischio indigenza, ha fatto notare il presidente della Bce  Mario Draghi, è su livelli, in rapporto al Pil, “pari a meno della metà rispetto a quelli europei”..

I pensionati poveri, tra l’altro sono 2,3 milioni (dati 2010)  cioè il 29,8% di quelli che percepiscono un assegno sotto i 915,52 euro. Un numero che è cresciuto ancora di più.
Sono 8,2 milioni (il 13,8% della popolazione) gli italiani in situazione di povertà, è l’allarme lanciato dalla Caritas. Mentre l'Istat afferma che il 24,5% delle persone residenti nel nostro Paese (14,7 milioni) è a “rischio di povertà e di esclusione sociale”. E il 6,9% è in una condizione di “grave deprivazione materiale” (sulla base di criteri come quello di non poter far fronte a spese impreviste o non essere in grado di pagare le bollette o di mangiare carne o pesce almeno una volta ogni due giorni).
Avendo questa visione d’insieme mi sembra chiaro che bisognerebbe ridurre la pressione fiscale, ridurre le tasse, incentivare l’occupazione e iniziare a sviluppare un piano industriale a livello nazionale e regionale, occuparsi delle politiche giovanili e soprattutto delle politiche sociali.   Non è un’ utopia, questa è la realtà. Lo Stato deve attuare la politica del buon padre di famiglia;  Kolberg diceva :  “Giustizia non è dare a tutti le stesse cose, Giustizia è dare ad ognuno ciò che è a lui necessario ”.  La Giustizia sociale: è l'esigenza di sopprimere la miseria, la disuguaglianza, lo sfruttamento, l'oppressione dei lavoratori o della povera gente tramite un programma politico di attuazione di riforme particolari dell'economia e in generale della società.
La colpa non è di Monti . No, di certo. A mio avviso sta facendo un ottimo lavoro sul fronte delle legalità, sulla sua capacità di dare un tono e un contegno a questa politica che fino a qualche ora prima del suo insediamento ha fatto ridere il mondo intero. I nostri politici si sono dimostrati dei pagliacci, non me ne vogliano, è la realtà dei fatti. Ognuno pensava ai suoi porci comodi. Fiorito è stato sono il primo, a mio avviso, di una lunga serie.  Monti e i politici italiani potrebbero fare molto altro. Da questa crisi di sicuro non si esce senza idee. Gli italiani pensano che debba tornare Berlusconi  a guidare questa carcassa di nazione; ma davvero pensate che quest’ultimo sia il nostro Salvatore ?